frodi telematiche

Le recenti frodi telematiche bancarie e la protezione degli asset informativi: chi risponde del danno?

 

Il Prof. Fabio Di Resta fa il punto sulle frodi telematiche bancarie e le responsabilità del danno derivante dalle frodi, in un contesto di crescita esponenziali di attacchi di phishing tradizionale ma anche tecniche di ingegneria sociale più evolute. Qui l’articolo pubblicato:

https://www.ictsecuritymagazine.com/articoli/le-recenti-frodi-telematiche-bancarie-e-la-protezione-degli-asset-informativi-chi-risponde-del-danno/

Intervista TV dell’avvocato DI Resta – Frode telematiche bancarie e covid-19

Viene condivisa l’intervista televisiva all’avvocato Di Resta e condotta dal dott. Matteo Torrioli, si è  parlato delle frodi telematiche bancarie, il vishing, il voice phishing, il pharming, la truffa del Ceo, la sim swap fraud, con riferimento al grave caso data room e al dark web nel quale come sappiamo avvengono illecite cessioni Massive di dati personali. I recenti data breach anche internazionali in ambito bancario generano una perdita di controllo dei dati personali che possono confluire anch’essi nei mercati illegali e nel dark web. Tutte frodi in forte aumento durante l’emergenza sanitaria dove anche lo smart working purtroppo viene sfruttato dai criminali  informatici nei confronti di organizzazioni meno strutturate sul lato della sicurezza organizzativa. Trasmissione andata in onda il giorno 5 novembre 2002 alle ore 21:30 circa su Cusano Tv (canale 264).

Video integrale:

Segue qualche foto dell’evento televisivo:

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Video presentazione risarcimenti danni da frodi bancarie

Come cambierà la nostra società nell’Era del Covid-19: Evitare i modelli asiatici per proteggere i nostri dati personali

Le società democratiche non possono permettersi di imitare gli stati totalitari o comunque a democrazia limitata, le proposte pubblicate di app per il contact tracing e non solo in questi giorni, sembrano proporre soluzioni che necessitano di big data con dati storici dei soggetti in quarantena (simili utilizzo del braccialetto elettronico), controllo di ogni spostamento dei positivi al covid-19. Ma soprattutto controllo delle aree a rischio con alert sms o alert similari (notificazione push) ai possibili contagiati (Contact tracing), in molti casi anche inutile allo stato attuale, basti pensare che sarebbe indispensabile fare test diagnostici a tappeto per seguire il modello coreano (nell’articolo fornisco altre argomentazioni), oppure si pensi alle utenze reali delle sim intestate a società oppure quelle familiare ben diverse dagli effettivi utilizzatori (monitorati), oppure ancora ai positivi al COVID-19 ma asintomatici. Ci sono soluzioni alternative anche efficaci da perseguire con leggi dello Stato, la lotta al terrorismo internazionale ha portato ad una proliferazione di banche dati e di videocamere nel mondo, a noi la Scelta irreversibile di responsabilità per il nostro futuro e delle generazioni a seguire,

Qui link all’intero articolo pubblicato su diritto 24 de Il solo 24 ore:

http://www.diritto24.ilsole24ore.com/art/dirittoCivile/2020-03-24/come-cambiera-nostra-societa-democratica-era-covid-19-evitare-modelli-asiatici-geolocalizzazione-per-proteggere-nostri-dati-personali-070237.php